Deo gratia
Superbamente si ergeva il ciclamino bianco, i petali spiegati al sole. Sembrava dicesse, non mi falciò il duro inverno, non fù pietra tombale lo spesso manto nevoso che si addensò sul mio fragile essere.
Nel silenzio, dagli oscuri recessi delle mie viscere si modulò supplice la voce invocante la luce, in canto si librò nel cielo, e grazia mi accordò il Grande Spirito.
Toccasse a me così fausta sorte.
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